Si è chiuso da qualche giorno il contest “Un logo per il Gruppo”, indetto da Giuliano Ambrosio, in arte Julius Design, riservato a tutti gli iscritti al gruppo di Facebook: Web Designer Italiani. Il regolamento era molto semplice, bisognava caricare la proposta all’intero dell’album del gruppo ed Il Logo con più LIKE all’interno dell’Album verrà scelto come LOGO UFFICIALE del gruppo Web Designer Italiani.
Le proposte sono state moltissime e a spuntarla è stato Fabio Picardi con la sua proposta in RGB, messa a disposizione per il download.
Bene, tutti felici e contenti si torna a casa. Ma ha vinto davvero il logo migliore? Guardiamo più a fondo tutte le preposte da un punto di vista più tecnico (come avrebbe dovuto fare ogni singolo designer che votava).
GIUDIZIO TECNICO
Come già detto in precedenza le proposte sono state davvero moltissime, ma mio malgrado devo dire che la maggior parte era da scartare a priori. In primis mi salta all’occhio che, come già ho detto e ripetuto moltissime volte, tanti “designer” pensano di risolvere tutto con Photoshop. Il logo è l’immagine più importante per un’azienda o un’impresa o come in questo caso per un gruppo. Il logo sarà utilizzato dappertutto, in qualsiasi contesto, su qualsiasi supporto e in qualsiasi formato ed è per questo che il formato principale deve essere in vettoriale!
Avete mai fatto caso a quell’icona della Abode arancione? Quella che di solito si trova vicino a quella di Photoshop? Sì, proprio quella con le iniziali Ai. Beh, vi presento Illustrator e serve a lavorare in vettoriale.
Seconda cosa che vorrei portare agli occhi, anche se credo che non ce ne sia il bisogno sono i colori.
Va bene che il contesto principale in cui il logo verrà utilizzato è il web, ma non vi sembra un po’ esagerato usare 260.000 colori in modo da apparire più fighi solo sui monitor di ultima generazione…? E poi attenti alla compressione delle jpeg, tanti colori vi diranno “ciao ciao”!!
Un buon logo ha una base creata da colori piatti, solitamente si fa riferimento alle librerie Pantone, e comunque si cerca sempre di rimanere su un massimo di 2 o 3 colori piatti. Poi, di solito io creo una versione con sfumature, ombreggiature e trasparenze da presentare al cliente e successivamente utilizzare per il web, ma di base un logo parte con colori piatti.
In ultimo, ma solo per sfinimento, voglio portare l’attenzione su un aspetto molto importante. Tanti concorrenti non hanno inquadrato molto bene a cosa servisse questo logo, quale fosse il suo utilizzo principale.
Credo che fondamentalmente il logo sarebbe dovuto servire per dare un’immagine al gruppo di Facebook, quindi il formato principale dovrebbe adattarsi all’icona. Guardiamo insieme le varie proposte. A parte qualche concorrente, la maggior parte delle proposte pervenute sembra aver proprio dimenticato questo aspetto…
Ed ecco quindi chi ha pensato bene di inserire un pennello, gli occhietti in “Comic Sans”, chi la piantina della metropolitana e ovviamente tanti, tantissimi sfondi “d’impatto”. Solo in pochi rari casi qualche candidato ha previsto questo utilizzo, proponendo anche un mock-up della versione Facebook.
CONCLUSIONI
Non mi è mai piaciuto puntare il dito verso i lavori dei miei colleghi, ma francamente mi aspettavo qualcosa di più da un gruppo che porta quel nome… Forse ci sarebbe solo stato bisogno di una cernita effettuata a monte. Capisco che si è voluto dare voce a tutti: professionisti e amatori, ma senza controllo si rischiava che il livello restasse molto basso. E poi c’è da considerare l’aspetto dell’immagine, in fondo Facebook è un grande strumento, visibile in tutto il mondo e non so con quale occhio quella galleria di lavori possa essere vista dai nostri colleghi stranieri.
Sono perfettamente d’accordo con te.. ottimo articolo, ahimè siamo anni luce indietro rispetto a ciò che si vede in Europa e nel mondo…
Detto questo, però tieni anche conto della natura prettamente amatoriale del contest e del gruppo in genere, niente da poter minimamente paragonare ad un Forrst o Dribbble o Behance…!
Capisco la “amatorialità” del contest, sappiamo benissimo che siti come Forrst, Dribbble o Behance offrono lavori di un altro livello, ma qui mancano le basi fondamentali della grafica….